La vita che mistero...mi trovo qua, in mezzo a una famiglia chiassosa e pazza a scrivere a colui che ha appena formalizzato il nero tunnel in cui l'uomo crede di poter vivere. Eppure, eppure la libertà, quella sensazione incredibile che provi di fronte a un tramonto marino mozzafiato esiste. La vita vera è libertà, libertà da ogni fattore esterno. Non si tratta dunque, miei cari scettici, di chiudersi a guscio su sé stessi cercando una fuga nello spazio ristretto del nostro cuore ma di aprirsi: più ci si apre e più si è aperti, liberi, felici e innamorati. L'amore non può esistere senza questa essenziale apertura alla realtà, la donna più bella può starti davanti e il tuo pensiero può restare ancora stoltamente ancorato alla soddisfazione del proprio desiderio. Riempire il nostro vuoto unendosi al baratro dell'altro è impossibile: l'amore, l'amicizia sono mezzi non FINI. Un amore fine a sé stesso è delusione, dolore, peso, LIMITE. Nessuno desidera una palla al piede, ma ogni uomo vuole sentirsi dentro alla vita, libero e potente, nel senso di capace, capace di vivere.
Così, l'incontrare l'altro, lo scoprire la sua conosciuta eppure tralasciata diversità è il mistero più grande. Come può il mio cuore legarsi in un modo così insopprimibile a un altro? Se la ragione è il criterio ultimo sulla realtà benissimo, se qualcuno riesce a esistere come indipendente dai propri sentimenti, ad arrivare a uno stato tale di atarassia, me lo faccia sapere, perchè io non ne sono capace. Io ho bisogno di arrendermi alla vita che irrompe in me, il mio guscio ha ceduto da un pezzo. All'inizio l'impatto è abbagliante, la pupilla si ritrae improvvisamente di fronte alla luce folgorante eppure, dopo un attimo, la voglia di scoprire tutta la bellezza presente è incontrollabile. Come puoi desiderare di non amare? Vuoi divorare la vita, essere spietato, essere potente, ma la cosa più bella è lo scoprire che un albero che tende i suoi nodosi rami al cielo invernale non è stato creato da te, se lo fosse non proveresti più stupore per nulla. La meraviglia, questo lo avevano capito anche i Greci, è l'origine di tutto: smetti di stupirti e smetti di vivere. Ti auguro di vivere come vorresti, non come pensi. Rimani aperto, non chiudere nessuna porta altrimenti i regali non possono entrare.
Io ricevo regali ogni giorno e la cosa più bella è guardare l'altro mentre parla, ride, piange, urla e dire: cazzo ma questo qua è come me eppure non l'ho fatto io. Prova a guardare una persona negli occhi, magari quella che ti piace e che vedi così bella e domandati: cosa ho fatto io di buono per meritarmela?
V.
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