Stralcidiluce ti invita ad iscriverti a questo sito. Si guadagna davvero senza spendere niente!

Guadagna soldi

1 novembre 2010

Stralci di Luce

E’ incredibile come l’umore possa cambiare a seconda delle condizioni meteorologiche. E’ come se il cielo volesse decidere il nostro modo di vedere la giornata. Anzi è più come se noi vedessimo la giornata attraverso il cielo. Ogni riflesso, ogni ombra appare in maniera diversa e anche una cena con gli amici può diventare un funereo ritrovo.
 E poi tu inizi a diventare scontroso, triste e temporalesco. Il peggio sono le nuvole, quando ancora non piove. Tutto è fermo ad attendere qualcosa di spiacevole, non si sa se accadrà o no, ma l’attesa snervante rimane. 
E il giovane pensatore lo sa che sia col sole che senza la giornata scorre più o meno ugualmente, ma quello spazio di mondo che intravede dalla finestra è come filtrato da questa possente tensione di attesa che irrigidisce tutta l’atmosfera. A volte capita che non cominci a piovere, e il ragazzo distrattamente sorride immerso nei compiti mentre qualche stralcio di luce inizia timidamente a farsi strada. Ma la nuvola persiste! Magari poi scomparirà magicamente durante la notte, ma lì per lì rimane a far pendere sopra il giardino quel senso di non so cosa che ti lascia l’amaro in bocca come se mancasse qualcosa che non sai ben definire.
 Altri giorni invece le nuvole si anneriscono e allora la tensione si fa sempre più forte e densa fino ad esplodere in miliardi di pezzi, miliardi di goccioline iridescenti. La testa ti dice che adesso è il momento di massima tristezza, è il momento di unirsi allo scoraggiato pianto del cielo per offrirgli solidarietà e conforto. Ma il cuore spinge ostinatamente nella direzione opposta; tutta la tristezza accumulata nella tensione precedente al temporale, sembra ora svanire, come lavata via da quella forte pioggia. E il giovane pensatore rimane confuso, non sapendo bene come reagire di fronte a questa esplosione acquosa che scuote ogni particella dell’universo. Del suo universo. Quello che può scorgere dalla sua camera, quell’universo che, nonostante i limiti lignei della finestra pare ad ogni modo infinito e sovrumano. Il tempo va, l’ansia aumenta e come il cielo, alla fine esplode. Ma solo immerso in questa triste angoscia il ragazzo riesce a ritrovare quella spinta profonda che lo obbliga ad alzare gli occhi. Il sole, imponente, ha riaffermato il suo potere e ripreso il suo posto al centro della distesa azzurrina, incoronato da un lussuoso arco iridescente. Solo qualche nuvola temeraria osa farsi vedere in lontananza, per il resto niente sfida quella tanto agognata serenità. 
C’è chi dice che solo chi va a fondo può riemergere, soltanto chi cade può rialzarsi. Non sono del tutto d’accordo, non devi sempre arrivare al peggio per poi poter tornare alla felicità. Ma spesso quando hai sperimentato la vera tristezza, riesci poi a godere pienamente della letizia; più il temporale è buio e forte e ventoso, più il sole tornando a splendere sarà lucente e vigoroso e caldo. Può capitare che al centro della tempesta si possa dimenticare la luce della felicità e che questa appaia disperatamente irraggiungibile; in quel momento tenete a mente queste parole: il sole si riaffaccia oltre ogni tempesta della vita. Sempre.

Nessun commento:

Posta un commento