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5 novembre 2010

Tema per casa: "Testo argomentativo: penna nera o penna blu?"

Già nel VII secolo, per opera del filosofo Anassimandro, era stata descritta l’epica lotta tra gli opposti: tra il bene e il male, il giorno e la notte, e naturalmente il bianco e il nero. Perché allora ostinarsi a riempire cocciutamente intere pagine di quaderno di quegli scarabocchi azzurrini che quasi sbiadiscono a contatto con la candida carta? Anche la natura ce lo insegna: tutti sanno di certo che le seppie secernono un inchiostro nerastro! Dunque chi siamo noi, giovani studenti, per opporci a questo basilare principio, acquistando penne blu? Vogliamo forse dichiarare guerra al Creatore?
No, signori, su questioni di così grande importanza non si può rimanere in silenzio, occorre bensì mettere nero su bianco! Ecco, anche i proverbi dimostrano solennemente la perfezione di una dignitosissima penna nera.
Non voglio nemmeno pensare a coloro che di certo obietteranno con altri detti del tipo: “E’ difficile vedere un gatto nero in una stanza buia”, quest’asserzione si confuta già da sola: la stanza non è affatto buia! Qui si tratta della scrittura su un foglio bianco, dunque non vi è niente di meglio che un inchiostro del colore opposto.
Sorge dunque legittima l’obiezione: “La professoressa corregge in rosso, perciò il blu si distingue meglio!”. Certo, su ciò siamo tutti d’accordo, ma chissà quanta sofferenza per i nostri poveri occhi essere costretti a sopportare ogni giorno il violento bisticciare tra due inchiostri così accesi e diversi.
Il rosso e il nero, invece, vanno perfettamente a braccetto: il colore della passione, dell’amore rischierebbe drammaticamente di deconcentrare l’alunno distratto se non fosse per il pacato ma risoluto intervento del nero.
Vogliamo chiedere un parere ad illustri letterati quali Manzoni o Leopardi? Vi sfido a trovare l’immagine di un loro manoscritto stilato in inchiostro blu: la motivazione forse è che non l’avevano ancora inventato, ma non mi risulta di certo che questa “gravissima lacuna” abbia loro impedito di deliziarci con elaborati componimenti di altissimo livello.
Dunque mentre invece la lotta tra contrari quali il nero e il bianco rimarrà per sempre aperta e combattuta, quest’oggi possiamo decretare la vittoria dello scontro tra altri due contendenti, che come abbiamo visto è già dimostrata in partenza. Qualcuno ne potrà rimanere deluso, ma sull’oggettività della questione c’è poco da obiettare, ce lo grida anche il rugby: i nostri Azzurri sono sempre sconfitti dagli All Blacks.

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